mercoledì 28 ottobre 2015

Il Concilio delle Razze - Prologo


 

Prologo


“ALL'ATTACCO!”
Il grido, riuscì a sovrastare i feroci ringhi dei draghi che stavano combattendo nel cielo.
Le vampate di fuoco, che scaturivano da quegli immensi combattenti, illuminavano ad intermittenza un campo di battaglia brulicante di guerrieri fantasma.
L'ennesimo corpo di un unkara precipitò nella mischia rovinando su un gruppo di goblin, che si disperse appena prima che la mantide li schiacciasse con la sua mole.
Il piano era miseramente fallito.
Giorni prima si erano appostati nelle grotte che sovrastavano quella terrazza naturale tra le colline. Avevano fatto mille sforzi per far si di non venire scoperti, nascondendosi sotto terra, mangiando vermi e radici insipide, non potendo accendere fuochi, e rimanendo accalcati giorno e notte in quegli angusti cunicoli.
Ma nonostante tutto, quei maledetti orecchie a punta erano riusciti a capire le loro intenzioni.
Quando il primo unkara era precipitato, avvolto da un bozzolo di fiamme, era stato chiaro a tutti che i loro sforzi erano stati vani.
Si erano lanciati fuori dalle grotte nell'ora più buia della notte, mentre mulinelli di nebbia creavano nemici inesistenti.
Con quel tempaccio, gli arcieri appostati a metà della parete rocciosa erano risultati distruttivi anche per le loro fila e le entrate delle caverne, così strette, erano diventate un' altro ostacolo, dato che permettevano all'esercito dei goblin di uscire solo alla spicciolata, mentre gli elfi si riversarono in gran numero oltre le spire di nebbia, abbattendo con grazia e agilità i pochi gruppi che riuscivano ad organizzarsi.

Quando ormai le sorti della battaglia furono chiare, i goblin sopravvissuti ripiegarono scompostamente, rientrando nelle grotte e fuggendo negli oscuri abissi.

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